Gestione Emergenza Covid-19 - Aggiornamento 18 gennaio 2021
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Abu Dhabi è una metropoli che sorge su un arcipelago (oltre 200 isole) sulla costa del Golfo Arabico. L'Emirato omonimo ha un'estensione molto superiore sia rispetto all'area cittadina, sia rispetto a quella degli altri emirati confederati, ed è composto in gran parte da territorio desertico. Confina a Sud con l'Arabia Saudita, ad Est con l'Oman e a Nord con l'Emirato di Dubai. Abu Dhabi è la capitale degli Emirati Arabi Uniti, una confederazione di 7 sceiccati: Sharjah, Ajman, Umm Al-Qaiwain, Ras Al-Khaimah, Fujairah, Dubai e, appunto, Abu Dhabi che, come detto, è il più vasto per estensione territoriale (circa il 70% degli interi Emirati).
Il clima di Abu Dhabi, attraversata dal Tropico del Cancro, è prevalentemente arido, con temperature comprese tra i 26 gradi di giorno e i 15 gradi di notte; i fenomeni piovosi sono molto rari. La città di Abu Dhabi, dal momento che sorge sopra un arcipelago, ha un clima caldo/umido nel periodo che va da aprile a settembre. Durante questa parte dell'anno non è raro che avvengano tempeste di sabbia o che la temperatura superi i 40°C.
I mesi che vanno da ottobre a marzo sono invece più freschi e, seppur raramente, ci si può imbattere in densi fenomeni nebbiosi.
Gennaio e febbraio sono i mesi più freschi: in questo periodo sono concentrate le scarse piogge che avvengono durante l’anno.
Il resto dell’emirato ha un clima desertico estremamente caldo, sebbene le zone attorno ad Abu Dhabi City possano essere catalogate come sub-tropicali. Le temperature nelle zone turistiche oscillano, in base alla mensilità, tra i 42°C di agosto e i 13°C di gennaio.
In valigia non possono mancare gli abiti leggeri, possibilmente ampi, non trasparenti né succinti, senza dimenticare abiti che coprano per intero braccia e gambe. È necessario ricordare che Abu Dhabi è un paese arabo: per quanto tollerante, nei luoghi pubblici, e soprattutto in contesti come i luoghi sacri, è bene mostrarsi rispettosi della cultura della popolazione e indossare abiti che coprano gambe e braccia. Per le donne può essere una soluzione risolutiva portare con sé sciarpe, foulard o pareo coprenti in cui avvolgersi e coprirsi il capo all'occorrenza.
Il bikini e l'abbigliamento da spiaggia sono accettati nei pressi delle piscine degli hotel ma non nei luoghi pubblici della città. Il topless, inoltre, è severamente vietato, ma anche i costumi succinti non sono visti di buon occhio.
Non bisogna dimenticare di mettere in valigia un cappello, da indossare soprattutto nelle ore più calde, occhiali da sole e una buona crema solare ad elevata protezione. È bene portare sempre con sé foulard e maglie a maniche lunghe, sia per la visita dei luoghi sacri, sia per le escursioni nel deserto, con le sue forti escursioni termiche tra giorno e notte, sia per la forte aria condizionata in uso nei luoghi pubblici.
La cultura delle popolazioni originarie dell’area del Golfo Arabico è ancora avvolta nel mistero, sebbene recenti scavi archeologici degli ultimi anni abbiano fatto un po' di luce sull’area nella quale sorge l'attuale Abu Dhabi. Si sono rinvenuti reperti che risalgono al III millennio a.C, che testimoniano la presenza di insediamenti di pescatori e le peregrinazioni di pastori nomadi.
Determinante per lo sviluppo di Abu Dhabi è l'ascesa di un'importante confederazione tribale, quella dei Banu Yas, che, alla fine del XVIII secolo, prese il controllo di Dubai.
La zona litoranea degli Emirati Arabi Uniti, definita dagli europei "costa dei pirati", in quanto popolata da razziatori che colpivano le navi mercantili, venne posta sotto il controllo britannico e, a metà del 1800, con la firma della tregua che pose fine alle incursioni, si delinearono quelle linee di confine che, in futuro, avrebbero determinato gli Emirati Arabi Uniti.
Fino alla metà del XX secolo l'economia dell’allora minuto stanziamento si basava quasi interamente sull'allevamento di dromedari, la produzione di datteri e verdure, coltivati nelle oasi dell'interno di Al Aina, sulla pesca e la ricerca delle perle. La maggior parte delle costruzioni degli insediamenti di Abu Dhabi era costituita da foglie di palma, mentre le famiglie più abbienti disponevano di capanne di fango.
Con i primi rinvenimenti di petrolio, a partire dalla metà del secolo scorso, Abu Dhabi ebbe l'impulso per delineare la propria crescita. I guadagni iniziali erano relativamente scarsi, ma venne avviato il primo sviluppo edilizio delle città e, nel 1961, venne terminata la prima strada asfaltata. A seguito di un primo periodo di cauti investimenti, è con l'avvento dello sceicco Zayed bin Sultan Al Nahyan, e con la successiva indipendenza degli Emirati Arabi Uniti, che Abu Dhabi diventò ambiziosa e imboccò la strada del suo vertiginoso sviluppo economico, architettonico, culturale.
Abu Dhabi è lo stato più grande e popolato dei sette Emirati Arabi. Come per gli altri stati degli Emirati Arabi, anche ad Abu Dhabi solo una piccola parte della popolazione è composta da locali. Questo multiculturalismo, questa spinta verso una dimensione internazionale, ben si fonde all'ospitalità della cultura araba, da sempre crocevia di scambi commerciali.
Il fascino di queste contaminazioni emerge nella miriade di attività proposte ad Abu Dhabi: dagli eventi culturali e sportivi tradizionali, come la falconeria o le corse dai cammelli, all'intrattenimento della Formula 1 o alla collezione d'arte ospitata nel Louvre.
Questa stessa fusione di locale e internazionale, di antico e moderno, emerge anche nella cucina. Frutta secca e spezie come cannella, zafferano e curcuma, eredità della tradizione commerciale emiratina, fanno da base ai piatti tradizionali come l'al madrooba, a base di pesce salato, spezie e salse. Ma ad Abu Dhabi la cucina internazionale contemporanea si declina in ogni sua variante, per soddisfare tutti i palati.
Durante il Ramadan, nei paesi di religione islamica si pratica il digiuno (Sawm) per l'intero periodo pertanto è proibito mangiare, bere e fumare dall'alba al tramonto per concentrarsi sul proprio rinnovamento spirituale. Il digiuno non è facile da sopportare, perciò chi può rallenta il ritmo. Ricordiamo che durante il Ramadan l'orario di lavoro nel paese subisce lievi variazioni, ristoranti e punti ristoro saranno chiusi fino al tramonto.
Ciò nonostante i ristoranti negli alberghi resteranno aperti durante il giorno e pasti e le bevande vengono servite in aree riservate ai non musulmani; per dimostrare solidarietà e rispetto, bisogna evitare di mangiare o bere in pubblico davanti a persone che praticano l'astinenza e rispettare sempre il momento della preghiera islamica. Centri commerciali e tradizionali Souq seguono un orario differente rispetto agli altri periodi dell'anno e di solito chiudono in mattinata, per riaprire dopo il tramonto.
Quando le ombre si allungano e il tramonto si avvicina, la vita ritorna a scorrere intensa e gli aromi riempiono le strade per onorare l'iftar (la cena dopo il digiuno). Durante questo mese l'operatività di alcuni tour ed escursioni potrebbero essere modificati senza alterarne in alcun modo il contenuto. Un'esperienza unica nel suo genere e soggiornare durante La Festa della Rottura (Id al-Fitr), festa di più giorni che segna la fine dei 30 giorni di Ramadan e l'inizio del nuovo mese lunare.
In questo paese, per la loro filosofia cosmopolita, sono molto tolleranti verso l’abbigliamento (soprattutto quello femminile) occidentale ma durante il Ramadan, per una forma di rispetto verso la popolazione locale si consiglia di indossare in pubblico un abbigliamento più consono.
Nel 2021 il mese del Ramadan sarà celebrato dal 12 aprile - 11 maggio
La moneta locale è il Dirham (AED), ma i Dollari americani e gli Euro sono accettati quasi ovunque. È consigliabile però effettuare il cambio in valuta locale, presso i cambiavalute e le banche: i primi offrono in genere condizioni migliori rispetto alle seconde.
Negli Emirati Arabi Uniti sono accettate le principali carte di credito (American Express, Diners Club, Visa, Master Card ecc) sia per quanto riguarda gli acquisti sia per noleggiare un'autovettura o negli alberghi.
Si tenga presente il fatto che pagare con carta di credito nei suk o nei negozi non consente di negoziare eventuali sconti.
La lingua ufficiale degli Emirati Arabi Uniti è l'arabo ma l'inglese è diffuso in tutto il paese.
Gli Emirati Arabi Uniti sono attraversati da un singolo fuso orario (UTC +4), l’ora locale è 3 ore in avanti rispetto a quella italiana ma quando da noi entra in vigore l’ora legale tale differenza scende a 2 ore.
Negli Emirati Arabi Uniti la tensione della corrente è di 220 V, con frequenza 50 Hz. È consigliabile portare con sé un adattatore universale o, perlomeno, un adattatore per le prese a spina piatta.