Cultura e tradizione

Le Seychelles non ospitano le radici di una cultura autoctona, ma offrono testimonianze della sua storia coloniale e della cultura africana.

Questo aspetto si rispecchia anche nella religione: la popolazione è in gran parte cattolica e quasi tutti sono ferventi praticanti, ma il cattolicesimo convive coi gris gris, gli antichi spiriti magici. Sebbene nel 1958 sia stata bandita la stregoneria, molti bonhomme e bonnefemme du bois continuano a praticare fatture e a preparare talismani propiziatori.

La moutia, in cui si riconoscono forti tratti africani e malgasci, è la cupa danza delle Seychelles. Le canzoni hanno origine nelle preghiere tradizionali degli schiavi, poi adattate per ritmare il lavoro, e sono accompagnate da lenti e ripetitivi movimenti di danza a cui tutti sono incoraggiati a partecipare.

La musica delle Seychelles unisce tradizioni indiane, europee, cinesi e arabe: gli strumenti più comuni sono il banjo, la fisarmonica, il violino, ma anche il makalapo, strumento a corde, lo zez, un tipo di sitar, il bom, strumento ad arco, e vari tamburi africani.

Per quanto riguarda la cultura gastronomica, il pesce e i frutti di mare locali sono gli indiscussi protagonisti: grigliati, speziati o affumicati, sono sempre freschissimi e gustosi. Verdure e riso, salse piccanti, speziate o agrodolci come i chutney accompagnano i piatti principali.